Quaky sonic pixels

Stéphane Marin


Acoustic Cameras

Medium
Audio
digitale
Genere
Composizione basata su rilievo fonografico
flusso in tempo reale da webcam, Reykjavik, Islanda
Anno
2017
Geolocazione
Hofuoborgarsvaoio,
Reykjavik, Iceland
lat.64.13548, long.-21.89541

Registrazioni sul campo delocalizzate elaborate e stratificate
_ Spiaggia di Kogalla, Sri Lanka;
_ Spiaggia di Barcaghju, Corsica;
_ Stagno di Canet, Saint-Nazaire en Roussillon, Francia;
Ricomposizione
Tolosa (FR),
giugno 2017
Pipeline di processo
Composizione basata sulla registrazione sul campo che risponde contestualmente al flusso in tempo reale di una webcam (situata a Reykjavik – Islanda) come risposta specifica alle Acoustic Cameras*, progetto di “annessioni” del suono.


The Acoustic Cameras Project

Il progetto Acoustic Cameras ha invitato compositori e artisti del suono a far convergere le registrazioni in tempo reale delle webcam situate in vari luoghi in tutto il mondo. Il loro flusso è stato intercettato ma non modificato, quindi gli artisti sono stati invitati a fornire un brano sonoro o musicale correlato a questi flussi in modo che questi brani sonori agissero come modificatori di realtà.

Il progetto Acoustic Cameras ha invitato compositori e artisti del suono a far convergere le registrazioni in tempo reale delle webcam situate in vari luoghi in tutto il mondo. Il loro flusso è stato intercettato ma non modificato, quindi gli artisti sono stati invitati a fornire un brano sonoro o musicale correlato a questi flussi in modo che questi brandelli agissero come modificatori di realtà. Il lavoro risultante è stato l’incontro tra un brano e un paesaggio fluttuante.

Mare, città, montagna, tempo. A seconda della stagione, dell’ora del giorno o della notte, la telecamera spaziava continuamente sul luogo videosorvegliato, trasformato in un set su cui scriverne in tempo reale la musica. La musica o il sound design, monopolizzando il paesaggio filmico, hanno presto innescato una dimensione narrativa e drammatica, assecondando i principi della colonna sonora, con la differenza che il film era scritto in presa diretta.

Biografia

Artista del suono, fonografo, facilitatore dell’ascolto. Al confine tra l’ascolto del paesaggio sonoro e le composizioni “in situ”, nella porosità proposta da un’opera che strofina il vero, fanatico delle arti sonore negli spazi pubblici, paesaggio sonoro artista, compositore di brani sonori multifonici per performance live in situ, Stéphane Marin è impegnato dal 2003 in avventure sonore in situ che vanno a incontrare spazi atipici.

Dopo molte collaborazioni condivise in Francia, e rappresentate a livello internazionale (Singapore, Medellìn, Messico, Suwon, Beirut, Poznan, Grätz, Valladolid, Manchester, Bruxelles, Saarbrüken, Killfinane), nel 2008 Stéphane ha creato Espaces Sonores, una società dedicata alla creazione di suoni contestuali e alle arti dell’ascolto. Il suo desiderio di spazi e la sua pratica del suono lo spingono a lavorare a dispositivi ed esperienze in forma di mappature e passeggiate sonore ad orecchio nudo o “aumentato” e architettare performance d’installazioni sonore.

Dal 2008, il suo lavoro sonoro contestuale in situ include An Umbrella For 2 passeggiate audio condivise da due persone sotto l’ombrellone (stazione ferroviaria Saint Charles – Lieux Publics – Marsiglia / Singapore Arts Festival – National Arts Council); Élémentaire una mappa sonora ecologica e paesaggistica; l’ascolto cammina come Ascolto dello Spazio / Spazio dell’ascolto & re_COMPOSED re_ALITY: a live shared and in situ re_COMPOSITION of the soundscape; quindi ))archi_teXtures sonores((: auscultazione dell’architettura condivisa in un’installazione eseguita.

La sua composizione basata sulla registrazione sul campo, brani fonografici e i programmi radiofonici sono commissionati da France Culture; Arte Radio; Unfathomless; Framework Radio; nonché dalla British Library. Tiene regolarmente conferenze e seminari nelle scuole d’arte in Francia e Belgio (ULB, ENSAT, ESAV, EESI…).