Bretomer

Nick Ervinck


Medium
Stampa 3D (VeroClear)
Anno
2014
Tipo Stampante
Multimateriale Stratasys
Objet500 Connex3
Dimensioni
20.0 x 35.3 x 49.5 cm
7.9 x 13.9 x 19.5 pollici
BRETOMER

All’interno di questa serie di sculture, Nick Ervinck esplora come utilizzare le attuali tecniche di stampa 3D per superare la scultura. Si basa sull’artigianato del passato combinando il suo background nella scultura e la sua capacità di utilizzare la tecnologia moderna per dare vita alla vera visione artistica. Mentre lo scultore tradizionale modella le sue opere rimuovendo materiale, Nick Ervinck crea forme e linee fluide, con lo spazio vuoto che è ugualmente significativo. Il potenziale dell’uso della stampa 3D è infinito e offre opportunità per realizzare una traduzione futuristica di sculture del passato.

Queste sculture sono un ibrido di diverse tradizioni e metodi di arte e design, così come i campi dell’architettura. Le influenze della scultura tradizionale possono essere viste, in particolare da artisti come Hans Arp, Henry Moore, Barbara Hepworth e Georges Vantongerloo. Proprio come Vantongerloo, Nick Ervinck cerca di catturare superfici e linee colorate in un guscio trasparente. L’uso della trasparenza è un sottile promemoria della storia della soffiatura del vetro.

Inoltre, le opere rappresentano un energico movimento rivoluzionario che ci ricorda il linguaggio futuristico del design. Proprio come nel futurismo, Ervinck riesce a cogliere il movimento in un’immagine fissa. In un modo molto poetico, riconosciamo una scultura colorata e dinamica. Con la sua finitura lucida, le opere sembrano provenire da un mondo virtuale, nonostante la scultura sia realizzata fisicamente.

La forma delle sculture che percepiamo sembra essere molto sfuggente, dà l’impressione di essere instabile, suscettibile al cambiamento, un oggetto visivamente contingente. La nostra mente cerca di completare l’immagine che vediamo suggerendo forme virtuali che sembrano corrispondere ai “contorni”, se ce ne sono. Per alcuni di noi la forma continua a cambiare, continua a sorprenderci. Per questo motivo, allo spettatore viene fornito un cambiamento nell’interpretazione, che ci dà un cambiamento per entrare in contatto con quella sfuggente verità universale che si nasconde dietro questo velo che chiamiamo realtà.

Biografia

NICK ERVINCK (° 1981) si è laureato nel 2003 presso la KASK (Royal Academy of Fine Arts, Ghent) con un master in Mixed Media. Si è poi formato in modellazione al computer, scultura e lavorazione di materiali come poliestere, gesso e legno. Dopo aver insegnato nelle accademie d’arte di Tielt, Menen e Kortrijk (2004-2012), è tornato al KASK per trascorrervi tre anni come professore in visita qui. Il suo lavoro consiste in grandi installazioni, sculture fatte a mano e stampate in 3D, ceramiche, stampe, disegni, scatole luminose e film d’animazione.

Per quanto diversificata possa essere questa produzione artistica, rimane affascinato soprattutto dallo “spazio negativo” come lo ha scoperto con scultori classici come Henry Moore e Barbara Hepworth. La scoperta che un “buco” nella materia è un’idea così giovane probabilmente lo perseguiterà per il resto della sua vita. Da bambino del suo tempo, gioca a un gioco variabile tra il mondo fisico e quello virtuale, utilizzando sia l’artigianato classico che quello nuovo (computer, stampa 3D e fresatura). Da qui esplora a suo modo temi classici come l’uomo (con un focus sulla sua anatomia e l’emergere dei cyborg), le piante (soprattutto la loro manipolazione genetica), le maschere e gli animali, partendo sempre da un background storico (artistico) che taglia con la cultura pop e fantascientifica contemporanea.

Ha ricevuto diversi premi: Prix Godecharle (2005), The Fortis Young Ones Award (2006), Premio provinciale per le belle arti Fiandre occidentali (2006) e Rodenbach Fund Award (2008). Nel 2013 Ervinck ha anche vinto il prestigioso premio Merit CODA per la sua integrazione artistica IMAGROD.

Nel 2009 Ervinck è stato elogiato per WARSUBEC, un progetto monumentale creato per il sito culturale Zebrastraat a Gand. Sono seguiti anche molti incarichi pubblici e privati, tra cui EGNOABER, Emmen; IMAGROD, Ostenda; REWAUTAL, Sotogrande; LUCE, Amersfoort; TSENABO, Tielt; e WIBIETOE, Anderlecht. Nel 2009 si trasferisce in una vecchia officina automobilistica e la trasforma in uno studio d’artista. Ha fondato lo Studio Nick Ervinck nel 2011. Il suo lavoro è stato acquisito da collezionisti d’arte di tutto il mondo ed esposto in mostre personali e collettive al NRW-Forum Düsseldorf; Ars Electronics, Linz; MARTa, Herford; Museo Paul Valéry, Sète; Museo Fenaille, Rodez; Laboral, Gijón; Museo Beelden aan Zee, Scheveningen; Bozar, Bruxelles; Brakke Grond, Amsterdam; S.M.A.K., Ghent; Museo Gallo-Romano, Tongeren; Museo Dr. Guislain, Gand; Collezione d’arte Vanhaerents, Bruxelles; Museo M, Leuven; il Museo di Belle Arti, Gand e il Museo Middelheim, Anversa. Fuori dall’Europa, Ervinck muove i primi passi con mostre collettive all’UNArt Center, Shanghai; MOCA , Shanghai; Axiom, Tokyo; Miniera di pietra di Oya, Tokyo; Museo d’arte della Northern Arizona University, Flagstaff and Chamber, New York. Nel 2019, su richiesta del Consiglio Comunale di San Pietroburgo, Florida, gli è stato commissionato di realizzare una scultura pubblica in bronzo, OLNETOPIA. Nel 2020, gli è stato chiesto dal governo cinese di creare ALUNIK per lo Shenzhen World Conventions & Exhibition Center di Shanghai. Nel 2021, per lui è prevista una grande mostra personale nel castello di Häme organizzata dal Museo Nazionale della Finlandia. Oltre a una cinquantina di opere all’interno e all’esterno, qui verrà presentata anche una nuova installazione monumentale. In risposta a questa mostra verrà anche pubblicata una voluminosa monografia.


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