Mars Absorption

Matteo Martignoni



Medium
Audiovisivo Data-driven
Aspetto
16:9
Orientamento schermo
portrait
Durata
00:06:30
Anno
2019

Mars Absorption è una scultura data-driven che collega dati scientifici e valori simbolici, collegando il pianeta rosso, l’uomo ei concetti di base del linguaggio visivo. Lo scopo del lavoro è mostrare al pianeta luoghi sconosciuti attraverso la riproduzione dei suoi paesaggi tridimensionali verticalizzati e modificati dai dati raccolti dalla NASA. Possiamo riconoscere due prototipi speculari, che si fondono l’uno verso l’altro favorendo l’andamento climatico osservato dai ricercatori.



Biografia

Matteo Martignoni lavora e produce nel campo dell’arte pubblica creando sculture visive e immersive attraverso la parametrizzazione dei dati, in particolare le sue opere esplorano lo spazio tra entità digitali e fisiche creando un rapporto ibrido tra architettura e arti multimediali con l’intelligenza artificiale.

Data la differenza piuttosto che la singolarità e il movimento piuttosto che la stasi, traducendo la logica di una nuova tecnologia multimediale in un disegno spaziale, invita gli spettatori a immaginare il perturbante, offrendo loro la possibilità di affrontare tutte le nuove sfide che il graduale sviluppo della umanità sta portando.

Negli ultimi anni la sua ricerca si è infatti concentrata principalmente sui rapporti tra uomo e pianeta, società e futuro. Il suo percorso artistico si sviluppa a partire da aree tematiche problematiche, che hanno stimolato l’interesse dei media a livello globale, o anche parziale.

L’intento è quello di realizzare lavori di natura procedurale che informino un pubblico spesso inconsapevole delle conseguenze delle azioni espresse in dati numerici, in modo da far emergere e allo stesso tempo condividere strategie e abilità di sopravvivenza dando allo spettatore una diversa la chiave di lettura più dinamica e coinvolgente.

Il suo lavoro si concentra su un approccio multidisciplinare nella progettazione immersiva e museale. Design, 3D, videomapping, sound engineering, seguiti da performance interattive di nuove piattaforme dall’altro, soluzioni innovative che ridefiniscono la percezione della realtà.

Negli anni le tecniche si affinano e la ricerca di nuovi linguaggi porta il collettivo ad un cambiamento radicale: non più un progetto artistico, ma un vero e proprio studio creativo del design audiovisivo attraverso le nuove tecnologie.