Medium

Illustrazione digitale

Processo

Databending

Anno

2010-2020

I concetti artistici di Fausto si sviluppano intorno all’idea di un “glitch”, letteralmente un errore di sistema, a volte visivamente sconvolgente, creato intenzionalmente per essere “arte cattiva”, “arte dell’errore”. La glitch art potrebbe anche essere dolorosa da guardare ma sicuramente è più difficile da creare; è un errore forzato, controllato, allo stesso tempo può essere molto casuale. La glitch art non è così contemporanea come molti pensano; artisti come Mary Hallock Greenwalt o Len Lye furono decisamente pionieri in questo campo, con i loro “film dipinti a mano” all’inizio del 1900. Fausto inizia a creare questo tipo di visuals nel 2010; senza presenatarsi al grande pubblico, utilizzando diversi alias. La sua grafica è iniziata con l’applicazione di tecniche di cut-up ai suoi collage; ispirato dai beatnik William Burroughs e Antony Balch. Per evolvere i risultati finali che stava ottenendo, inizia a distruggere le proprie produzioni con nuovi metodi, come il “data-moshing” o il “data-bending”.

Lungo il percorso delle sue produzioni, emerge nelle sue opere un denominatore comune, qualcosa che potrebbe essere individuato nelle creazioni di schemi apparentemente casuali; è qualcosa che conosce molto bene dovuto al suo background tessile. Ha ricevuto diversi messaggi personali dai suoi numerosi “eroi”, i quali si sono complimentati , per ciò che stava ottenendo nel processo di distruzione; una delle parole più belle è arrivata da Bill Etra (RIP), il creatore del video-sintetizzatore. Le opere di Fausto indugiano, a volte, più in profondità in campi scientifici e umanistici, come reti neurali, segnali radio, sonificazioni, semiotica e semiologia, psicologia e filosofia. Una delle sue tante domande sollevate nella ricerca di immaginari esteticamente piacevoli agli occhi di chi guarda, è (con le sue parole): «puo’ il cervello decodificare la glitch art?» il sospetto deriva dal semplice fatto di utilizzare nel risultato finale la stessa quantità di pixel dell’immagine originale.