Phrontesterion : I AM THAT I AM

Luciana Haill


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Medium
Installazione Cinetica Ibrida
Visualizzazione audiovisiva
EEG guidato da dati
Protocollo di trascinamento
PandoraStar
Dreamachine
Anno
2014—2019

Il Phronotosterion consiste in una visualizzazione delle onde cerebrali, guidata dal paesaggio sonoro.

Iniziato nel 2014, il progetto si è evoluto migliorando l’esperienza-utente tramite i feedback e le interviste raccolte in ogni nuova sessione.
Il lavoro è stato progettato come un paesaggio sonoro interattivo all’interno di un’opera d’arte fenomenica, sperimentata indossando le cuffie ad occhi chiusi, comodamente seduti in poltrona. Il soggetto si trova in un ciclo di feedback esperienziale originato da una classica ‘Dreamachine’ (progettata dall’artista Brion Gysin negli anni ’60) ruotante su un piatto da vinile, mentre le onde cerebrali sono monitorate e sfruttate come modulatori in tempo reale di campioni e volumi sonori. Dal 2016 il prodotto è stato aggiornato in una lampada stroboscopica programmabile “PandoraStar” che esegue un programma di trascinamento delle onde cerebrali “Theta”, il Phrontesterion porta in uno stato meditativo. Parola adattata dal greco “phrontisteries”, incoraggia creatività e innovazione in esperienze di rilassamento e di flusso meditativo.



Durante l’installazione, Luciana monitora l’impatto sulle onde cerebrali di ogni visitatore (il segnale EEG che comunica ai plug-in MIDI e dell’unità audio, alterando il paesaggio sonoro multistrato contenente 2 tracce di una voce che ripete la frase biblica “IO SONO QUEL CHE SONO”, mantra reso famoso da Brion Gysin nella sua poesia permutativa ed elettronica. La frase è ascoltata dagli ospiti in cuffia. Gli ospiti possono ascoltare remix dinamici nella stanza degli audiovisivi ASMR (letteralmente, “risposta sensoriale meridiana autonoma”) dei partecipanti precedenti, storie di feedback, tuoni, registrazioni sul campo dalla cattedrale di Wells, susssurri per gli ospiti in forte stato di rilassamento e, in base alla risposta, citazioni da “Il libro rosso” di Carl Gustav Jung.

L’esperienza avviene su una poltrona da dentista, con gli occhi chiusi per consentire ai fenomeni “entoptici” e ai fosfeni stimolati dalle luci bianche lampeggianti di intrattenere e indurre effetti allucinatori, ombre e molte “narrazioni non lineari”. Le onde theta (4-8 Hz) sono meditative e l’attenzione è sintonizzata verso le sensazioni interne se facilitata da un protocollo di luci oscillanti (PandoraStar e Dreamachine). I partecipanti hanno accesso a stati di profonda meditazione. In seguito, l’artista e l’assistente conducono le interviste partendo da un questionario semistrutturato per un feedback soggettivo, focalizzandosi sul flusso di pensieri occorso durante l’esperienza, registrando in taluni casi un effetto collaterale simile alla trance.

Biography

Luciana Haill crea opere d’arte che esplorano stati alterati di coscienza e si concentrano sul sonno, i sogni lucidi, la memoria e la nostalgia. Dopo aver conseguito la prima laurea in arte interattiva in UK , guidata da Roy Ascott a Newport nel 1995, ha aperto la strada all’uso del monitoraggio delle onde cerebrali e crea opere d’arte che combinano media digitali, realtà aumentata, performance, disegno e paesaggi sonori binaurali.

Ispirata dai surrealisti e dalla Beat Generation, Haill crea performance in cui controlla i propri schemi di onde cerebrali utilizzando macchine da sogno o luci stroboscopiche temporizzate per attivare paesaggi sonori e immagini onirici in tempo reale, con esibizioni presso Waag Society (Paesi Bassi), Kibla (Slovenia), FACT (UK) e SPILL Festival (UK). Ha anche esposto installazioni utilizzando oggetti trovati e proiezioni digitali in luoghi quali Phoenix Art Space (UK) e Watermans London (UK).

Recentemente ha lavorato con la realtà aumentata e la narrazione per riportare in vita i siti del patrimonio perduto nella sua città natale di Hastings e St Leonards attraverso la creazione di modelli 3D e paesaggi sonori che vengono attivati da cartoline antiche. Le opere d’arte hanno suscitato interesse per il volto mutevole delle città costiere britanniche e per la loro “gentrificazione”. È docente in visita al corso di laurea magistrale in Digital Media Art presso l’Università di Brighton.