Into the (un)known

unveiling Science’s intrinsic Art

Giannandrea Inchingolo


Into the Unknown

Medium Type
Hybrid Installation
Entrainment Protocol
Data-Driven visualization
Sonification
Joseph Paradiso at MIT Media Lab
Year
2019-2020

Voglio che le persone si immergano nei dati della ricerca che sono dietro le installazioni usando un approccio sensoriale e permettendo loro di visualizzare i dati e sentirli nella stessa maniera con cui io accedo alla mia ricerca come scienziato.

Into the (un)known è un’esplorazione del cosmo immersiva e multi-sensoriale, dove i dati delle più recenti ricerche astrofisiche, ottenuti in collaboratione con l’Università di Bologna e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, vengono elevati ad espressioni artistiche per permettere al pubblico di accedere com immediatezza emotiva a scenari fin ora riservati ai soli ricercatori.

Il progetto è stato co-finanziato dal Consiglio europeo della ricerca nell’ambito delle sovvenzioni iniziali Horizon2020 MAGCOW e DRANOEL. Lo sviluppo degli audiovisivi è stato assistito dal gruppo di ricerca dell’Alma Mater Research Center for Applied Mathematics (AM)^2 della Prof. Serena Morigi e dal CINECA Visit Lab di Antonella Guidazzoli nell’ambito del progetto FIBER OF THE UNIVERSE.


Photography by Daniele Chioetto

Iter di progetto

01. Into the (un)known è un’installazione multi-mediale che unisce immagini, video, sonificazione dati ed esperienze in realtà virtuale cretate a partire da dati di simulazioni e osservazioni astrofisiche.

02. Per la sonificazione, realizzata in collaborazione con Joseph Paradiso del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology, i dati sono stati trasformati prima in file .wav e .midi usando uno script di conversione Matlab.

03. I nuovi formati così ottenuti sono stati utilizzati come audio diretto, inviluppi di modulazione e slow controls all’interno del Massive Modular Synthesizer sviluppato da Joe. Usando più di 150 moduli interconnessi da circa 700 patch cord, si è creato un generatore analogico di suoni che ha sviluppato una traccia musicale complessa e mai ripetitiva.

04. Le animazioni e le esperienze in realtà virtuale sono state create in collaborazione con il VisitLab del CINECA VisitLab sotto la supervisione di Antonella Guidazzoli e il gruppo di ricerca AM^2 del dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna gestito dalla prof.ssa Serena Morigi.

05. I dati originali sono stati convertiti in formato VTK e open VDB, creando una serie di nuvole di punti, mesh e volumi da poter manipolare e utilizzare in software di computer grafica quali Blender®.



Reliquie di un arrembaggio

Sono l’unica traccia rimasta, mentre i velieri di galassie affondano nella notte. Sono la spuma sulle increspature dell’oceano, lo scintillio di una reliquia sacra che galleggia in superfice. Io sono Luce. Creo il visibile, sorgendo dall’invisibile.


Biografia

Giannandrea Inchingolo è un ricercatore in Fisica dei Plasmi e Creative Scientist presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. Ha conseguito il dottorato presso l’Instituto Superior Técnico di Lisbona in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology di Boston con una tesi sull’origine della turbolenza nei plasmi attorno ai buchi neri. Per permettere una comprensione delle sue ricerche anche ad un pubblico non esperto, sin dal 2018 Giannandrea crea progetti di contaminazione tra scienza ed arte in cui i dati scientifici delle sue ricerche vengono trasformati per permettere un accesso emotivo e sensoriale ad alcune delle strutture più estreme dell’universo. Per tali progetti ha collaborato con alcuni dei centri più avanzati nel campo delle media arts e della ricerca scientifica, tra cui il MIT Media Lab di Boston, l’ELI-Beamlines di Praga, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il Visit Lab del CINECA. Il suo ultimo progetto “Into the (un)known” è stato selezionato all’interno del progetto europeo STARTS ‘Cross Fertilisation Lab’ del MEET Digital Culture Center di Milano per una collaborazione artistica e tecnologica con Sky e Artemide.