Quella faccenda dei patrocini

Il 17 ottobre 2019, a distanza di soli tre giorni dalla richiesta, riceviamo il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia. Inutile dire che la cosa riempie di un certo orgoglio. E ce ne sono altri. I patrocini sono necessari per rendere credibile e intelleggibile un’iniziativa che altrimenti non sarebbe valutabile. In una richiesta di patrocinio è esposta con chiarezza una dichiarazione d’intenti con le cinque W, seguite da un perché.

IN ABSENTIA, è un padiglione itinerante che curiamo per “The Wrong”, Biennale Internazionale di Arte e Cultura Digitale, L’iniziativa è partita senza fondi ma con volontà e determinazione. Settimana dopo settimana, in quattro mesi, il calendario affronterà temi legati ad arte, tecnologia e scienza con un approccio dal basso. Proiezioni, presentazioni in stile “pechaKucha” e conversazioni tra pari, in modo da agevolare la condivisione di buone pratiche. Una delle peculiarità del festival, definito da un articolo del 2018 sul New York Times ad opera di Chris Hampton come un’alternativa alla Biennale di Venezia, risiede nella sua accessibilità da tablet e smartphone. È questo il limite che lo rende allo stesso tempo accessibile e democratico. A margine dei lavori digitali sul sito (alcuni davvero notevoli), questa attività di incontri in piccole sedi reale porrà i nostri ospiti su un terreno fertile per nuove semiotiche tra arte, tecnologia e scienza. Perché arte, tecnologia e scienza? Perché, avendovi già lavorato come User Experience Designer dal 2000 al 2003, Lino è tutt’oggi docente di grafica e multimedia iscritto all’albo dell’AREA Science Park di Trieste, che quest’anno sarà città europea della scienza. Francesca, come Lino cultrice della materia in Accademia di Belle Arti di Foggia, insegna Arte e Immagine e continua ad esplorare le possibilità comunicative delle arti performative. Questo interesse verso le aree contigue e ibride dell’ars-techne, reinterpretandone le semiotiche in un mondo iperspecializzato che, mai come oggi, sta vivendo una stagione di rinnovamento con residenze d’artista al CERN, festival come Ars Electronica, consorzi STARTS e, non ultime, le recenti innovazioni nella didattica europea.
”We are all scientists”, recita la headline di Science Gallery.
Vogliamo parlarne?